Neu:
Mit „Gebraucht – Gut“ sparen

Lade die kostenlose Kindle-App herunter und lese deine Kindle-Bücher sofort auf deinem Smartphone, Tablet oder Computer – kein Kindle-Gerät erforderlich.
Mit Kindle für Web kannst du sofort in deinem Browser lesen.
Scanne den folgenden Code mit deiner Mobiltelefonkamera und lade die Kindle-App herunter.
Bild nicht verfügbar
Farbe:
-
-
-
- Herunterladen, um dieses Videos wiederzugeben Flash Player
Dem Autor folgen
OK
Eccomi (Narratori della Fenice) Gebundene Ausgabe – 1. August 2016
Kaufoptionen und Plus-Produkte
«Abbiamo letto il romanzo in anteprima… va detto che il romanzo assomiglia a quelle opere di narrativa che di solito vengono definite un capolavoro.» L’Espresso
«Buone notizie per tutti i fan di uno dei più talentuosi scrittori della nuova generazione americana. Il prossimo autunno uscirà il suo nuovo romanzo: Eccomi.» Huffington Post
IL RITORNO DI UNO DEI MAGGIORI TALENTI DELLA NARRATIVA AMERICANA. UN LIBRO EVENTO, A 10 ANNI DALL’ULTIMO ROMANZO. IN USCITA CONTEMPORANEA IN USA E ITALIA A FINE AGOSTO
«Eccomi.» Così risponde Abramo quando Dio lo chiama per ordinargli di sacrificare Isacco. Ma com’è possibile per Abramo proteggere suo figlio e al tempo stesso adempiere alla richiesta di Dio? Come possiamo, nel mondo attuale, assolvere ai nostri doveri a volte contrastanti di padri, di mariti, di figli, di mogli, di madri, e restare anche fedeli a noi stessi? Ambientato a Washington nel corso di quattro, convulse settimane, Eccomi è la storia di una famiglia sull’orlo della crisi. Mentre Jacob, Julia e i loro tre figli devono fare i conti con la distanza tra la vita che desiderano e quella che si trovano a vivere, arrivano da Israele i cugini in visita, in teoria per partecipare al Bar Mitzvah del tredicenne Sam. I tradimenti coniugali veri o presunti, le frustrazioni professionali, le ribellioni e le domande esistenziali dei figli, i pensieri suicidi del nonno, la malattia del cane, anche i previsti festeggiamenti: tutto rimane in sospeso quando un forte terremoto colpisce il Medio Oriente, innescando una serie di reazioni a catena che mettono a repentaglio l’esistenza stessa dello stato di Israele. Di fronte a questo scenario imprevisto, ognuno sarà costretto a confrontarsi con scelte a cui non era preparato, e a interrogarsi sul significato della parola casa.
L’attesissimo ritorno di Jonathan Safran Foer alla narrativa dopo oltre dieci anni travolge con l’energia e l’impatto emotivo del suo libro d’esordio, confermando il talento di uno scrittore unico. Ironico e irriverente, commovente e profondo: un romanzo-mondo che affronta in una prospettiva universale i temi cari all’autore – i legami famigliari, le tragedie della Storia, l’identità ebraica – e insieme apre squarci di grande intimità.
IL TOUR ITALIANO DI JONATHAN SAFRAN FOER:
31 agosto 2016: Torino - Circolo dei Lettori e Ivrea - Sala S.Marta
1 settembre 2016: Milano - Teatro Franco Parenti
3 settembre 2016: Mantova - Festivaletteratura
- Seitenzahl der Print-Ausgabe666 Seiten
- SpracheItalienisch
- HerausgeberGuanda
- Erscheinungstermin1. August 2016
- Abmessungen14.5 x 5 x 22 cm
- ISBN-108823504880
- ISBN-13978-8823504882
Produktinformation
- Herausgeber : Guanda
- Erscheinungstermin : 1. August 2016
- Auflage : 6.
- Sprache : Italienisch
- Seitenzahl der Print-Ausgabe : 666 Seiten
- ISBN-10 : 8823504880
- ISBN-13 : 978-8823504882
- Abmessungen : 14.5 x 5 x 22 cm
- Kundenrezensionen:
Informationen zum Autor

Als „Alles ist erleuchtet“ erschien, war Jonathan Safran Foer gerade einmal 25 Jahre alt und wurde für sein schräges Roadmovie quasi über Nacht als „Wunderkind“ und „Vertreter einer neuen Literatur“ gefeiert. In Foers Erstling macht sich die Hauptfigur auf die Suche nach einer ukrainischen Frau, die einst seinen jüdischen Großvater vor den Nazis gerettet hat. Protagonist des zweiten Romans „Extrem laut und unglaublich nah“ ist der neunjährige Oskar, der bei den Terroranschlägen vom 9.11.2001 seinen Vater verloren hat. Später legte Foer mit „Tiere essen“ ein Buch ganz anderer Art vor: Er beleuchtet darin die moderne Massentierhaltung philosophisch, journalistisch und wissenschaftlich. Foer, der in Princeton Philosophie studiert hat, lebt mit Frau und Kindern in New York.
Kundenrezensionen
- 5 Sterne4 Sterne3 Sterne2 Sterne1 Stern5 Sterne34%29%21%10%6%34%
- 5 Sterne4 Sterne3 Sterne2 Sterne1 Stern4 Sterne34%29%21%10%6%29%
- 5 Sterne4 Sterne3 Sterne2 Sterne1 Stern3 Sterne34%29%21%10%6%21%
- 5 Sterne4 Sterne3 Sterne2 Sterne1 Stern2 Sterne34%29%21%10%6%10%
- 5 Sterne4 Sterne3 Sterne2 Sterne1 Stern1 Stern34%29%21%10%6%6%
Kundenbewertungen, einschließlich Produkt-Sternebewertungen, helfen Kunden, mehr über das Produkt zu erfahren und zu entscheiden, ob es das richtige Produkt für sie ist.
Um die Gesamtbewertung der Sterne und die prozentuale Aufschlüsselung nach Sternen zu berechnen, verwenden wir keinen einfachen Durchschnitt. Stattdessen berücksichtigt unser System beispielsweise, wie aktuell eine Bewertung ist und ob der Prüfer den Artikel bei Amazon gekauft hat. Es wurden auch Bewertungen analysiert, um die Vertrauenswürdigkeit zu überprüfen.
Erfahren Sie mehr darüber, wie Kundenbewertungen bei Amazon funktionieren.Spitzenrezensionen aus Deutschland
Spitzenrezensionen aus anderen Ländern
-
Ursula BastaBewertet in Großbritannien am 27. Dezember 2016
5,0 von 5 Sternen Imperdibile
Formatieren: KindleVerifizierter KaufUn capolavoro! Brillante, senza soluzione di continuità. Imperdibile.
-
TittiBewertet in Italien am 29. Juni 2019
5,0 von 5 Sternen Esplorazione di varie forme di crisi
Formatieren: KindleVerifizierter KaufAl centro del romanzo si pone la crisi di una famiglia di ebrei-americani – una coppia di quarantenni con tre figli maschi di tredici, dieci, cinque anni -, logorata dall'inseguire un modello di perfezione, che finisce per schiacciare il sé profondo di ciascuno dei due adulti. Ed altre crisi si aggiungono: quella di Israele, irrimediabilmente incapace di uscire dai suoi modelli aggressivi; quella dell'ebraismo americano sospeso fra due culture e legato senza più convinzione ai riti tradizionali; quella dei più giovani, ancora capaci, però, di mettersi in contatto con se stessi nonostante i mondi virtuali che frequentano e che riempiono il loro quotidiano, soprattutto le loro nottate.
La storia si snoda nel giro di quattro settimane cruciali, ma con affondi nel passato e anticipazioni che espandono l'arco temporale facendo entrare anche qui, come in tanti romanzi ebraici, il succedersi delle generazioni, altre due, oltre quelle dei genitori e dei figli che sono al centro, quella del bisnonno, sopravvissuto all'Olocausto, uomo di poche parole ma di grande acume e saggezza, quella del nonno, in fondo un buon uomo, anche se un incallito destrorso, sempre pronto a provocare e a creare imbarazzo con le sue sparate, diffuse nel mondo intero attraverso il suo blog.
Lo sguardo si allarga anche spazialmente attraverso le vicende dei parenti israeliani in visita e la voce della televisione in seguito a un terribile terremoto che ha colpito il Medio Oriente e innescato la guerra fra Israele e tutti gli altri.
Nella scrittura si fa un po' fatica ad entrare, anzi immediatamente è un po' inospitale per la sua cifra insolita, ma, a poco a poco, il lettore è in grado di appropriarsi delle mappe per percorrerla e orientarsi. La caratterizza uno spiccato pluristilismo, che ci fa sentire non solo il timbro dei vari personaggi, colti sia nella quotidianità condivisa sia nel dialogo con se stessi, ma anche la voce della realtà virtuale, che cattura soprattutto i due ragazzi più grandi, e quella dei notiziari televisivi. A proposito di questi ultimi, le pagine in cui i vari capi di stato mediorientali fanno proclami e arringano le folle in diretta hanno un effetto fortemente sarcastico, sospeso fra l'umorismo e la tragedia. Inoltre di ciascun personaggio vengono fuori i vari strati, così si va dall'intensità di certi momenti di riflessione e di ricerca di sé, al linguaggio del cazzeggiare. E quell'"Eccomi", con cui Abramo risponde alla chiamata del suo Dio, resta un paradigma sospeso ed enigmatico in una cultura dove non c'è più nessun dio cui affidarsi, ma dove ciascuno deve pur fare i conti nella ricerca di un difficile equilibrio fra la propria identità, peraltro incerta e instabile, la propria responsabilità e i propri doveri. Da questo punto di vista emblematico è il rapporto dei membri della famiglia col vecchio e acciaccato cane Argo: farlo vivere per affezione o abbatterlo per pietà? Davvero un bel romanzo, ricco, composito, pluriprospettico.
-
robertoBewertet in Frankreich am 19. März 2018
3,0 von 5 Sternen interessante ma non imperdibile
Formatieren: KindleVerifizierter Kauflibro pieno di spunti interessanti ma si resta con un senso di incompiuto
alcune frasi sono oscene e francamente se ne poteva fare a meno
-
JuliaBewertet in Großbritannien am 2. März 2020
1,0 von 5 Sternen Prolisso, noioso e pieno di dialoghi confusionari
Formatieren: KindleVerifizierter KaufApprezzando già Foer mi sono lanciata a capofitto in questo romanzo, che peró, purtroppo, si è rivelato una tortura. L'ho finito per dovere e non piacere, superando intere pagine di pura noia e dialoghi piatti, irritanti e poco realistici, dove ho spesso faticato a capire chi fosse il parlante. Mi ha preso 4 settimane e spero ora di dedicarmi a letture più piacevoli.
-
Silvestro RamunnoBewertet in Italien am 15. Dezember 2016
4,0 von 5 Sternen Un 8 (non pieno) a Safran Foer
Formatieren: KindleVerifizierter KaufDei suoi libri precedenti ho amato particolarmente “Molto forte, incredibilmente vicino“, per la carica fantastica dei bambini e l’originalità di trama e personaggi. Eccomi, ultima fatica dello scrittore americano Jonathan Safran Foer, è di tutt’altro registro. E’ una grande prova di maturità letteraria ben riuscita, un libro totale, che consacra Foer tra i grandi scrittori contemporanei, è un libro dalle emozioni ruvide e fredde e dalle riflessioni profonde sull’uomo, la vita, la società, la famiglia, l’appartenenza. La “magia” di Oscar (il piccolo protagonista di Molto forte….) la si coglie solo in qualche sprazzo dedicato ai bambini: Safran Foer è diventato adulto
Eccomi ha migliaia di recensioni in rete e non, è il libro dell’anno per la redazione della Lettura – Corriere della Sera. Ce ne è per tutti i gusti, per questo provo a soffermarmi solo su alcuni aspetti, alcuni dei quali non mi hanno del tutto convinto e per questo continuo a preferire Franzen.
La famiglia ebrea-americana è uno strumento strautilizzato nella letteratura degli ultimi anni, Foer non brilla per originalità.
L’unico personaggio molto ben delineato è Jacob, il padre e marito; in diversi passaggi del libro ho avvertito l’esigenza di voler conoscere il pensiero di Julia e dei tre figli.
Illuminante la riflessione, indiretta nel libro, tra l’essere ebreo israeliano e l’essere ebreo americano. “Io sono americano”, dice Jacob al cugino Tamir; “Tu sei ebreo”, dice l’altro ribadendo quella sorta di indissolubilità del legame etnoreligioso e territoriale.
Ho trovato molto sopravvalutata nelle recensione e nei commenti, la parte riguardante la “distruzione di Israele”, paiono ordinarie tensioni mediorientali ben romanzate.
Il libro è molto lungo (amo i “mattoni”), le prime 200 pagine sono un accumularsi di tensioni, liti, sfortune, lutti, tragedie naturali….che pesano sul petto. Quando un libro provoca sensazioni fisice, oltre che mentali, è il segno che si tratta di un grande libro.
La modalità di costruzione della narrazione è “alla Safran Foer”: non c’è solo il tempo a scandire la vita e gli intermezzi sono tra le pagine più belle. Una costruzione innovativa, che scardina e ricombina i canoni tradizionali.
I protagonisti sono Jacob e Julia. Safran Foer li segue da fidanzati, poi da coniugi, poi da genitori, poi da single, poi nelle loro altre vite. Se la summa di Eccomi è l’imparare a “lasciare andare“, Julia e Jacob non lasciano mai completamente andare la loro famiglia, anche quando i ragazzi non hanno più bisogno di chi prepara la colazione, non lasciano andare nemmeno quando il menage quotidiano prende il sopravvento.
Seguono due citazioni
"Il grosso della vita famigliare non implica alcuno scambio affettivo né alcun significato, ma solo il compimento di qualcosa. E non compimento nel senso di sentirsi compiuto, ma nel senso di compiere ciò che adesso ricade su di te".
«Che vuol dire non dormire mai fino a tardi, non goderti mai un pranzo o una cena, stare in uno stato di vigilanza perenne sul bordo di una sedia a sdraio su cui non appoggerai mai la schiena?»
Jacob
Il tragitto di Jacob, anche con le sue paure e le sue piccolezze, ci porta a quelle riflessioni che fanno di Eccomi un libro non comune. Ne cito tre in ordine sparso e non esaustivo
"Ti guardi intorno. Diversi elementi potrebbero indurre a credere che sia il paradiso. Diversi elementi potrebbero indurre a credere che sia l’inferno. Un po’ come l’IKEA".
"Sarebbe venuto un giorno in cui avrei barattato un anno di quel che rimaneva per tenere in braccio per un’ora i miei figli neonati".
"Quanto sarebbe stata diversa la mia vita se fossi arrivato a quel pensiero prima di esserci costretto".
L’ultima scena del libro, con il cane Argo, sarà considerata tra le più belle della letteratura.
Il mio voto
In finale: un bel libro, da leggere, magari approfittando del tempo libero per le feste. Il mio voto è un 8, non pieno per quello che ho cercato di dire in precedenza.
Eccomi, 666 pagine – 22 euro, è pubblicato da Guanda.